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Qui si possono trovare alcune delle occasioni di servizio all'esterno dell'Associazione, offerte ai rover del 30° per completare la loro formazione e, insieme, fattii recenti che dimostrano che certi comportamenti hanno radici in quegli anni. Carlo Levi diceva che "il Futuro ha un cuore antico" ma anche il presente, a ben vedere....
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Dopo uno scambio di opinioni tra Gian Paolo Guelfi e la redazione... |
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La Pattuglia di Emergenza |
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La mitica Pattuglia di Emergenza, strumento di Servizio del primissimo Clan....Il Picco e Pala non era solo esercizio fisico ma preparazione per intervenire con competenzaed efficienza in caso di calamità.... |
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Noci è stata un'occasione concreta per realizzare gesti di fraternità e di carità cristiana. E' così diventata un luogo-simbolo del clan. Conoscere gli abitanti, le loro storie, le loro necessità, le loro aspettative era un modo per "entrare" nella comunità e per essere pronti a "servire". I ricordi relativi all'attività a Noci si trovano nell'apposita sezione. |
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Il servizio con i foulards blancs a Lourdes |
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Francesco Barabino, rover e capo del Gruppo 30°, ancora attivamente impegnato in attività scoutistiche, ci ha mandato una lunga, appassionata e interessantissima storia dei Foulard Blancs, cioè degli sout impegnati nel servizio ai malati e in particolare nella presenza a Lourdes. Leggendo la storia troviamo molti nomi dei "nostri" rover e assistenti e non possiamo pensare che questo intreccio sia puramente casuale. |
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La Pattuglia di Clan 1964/'65 |
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Pier Giorgio Spotorno scrive; "Nel 1964 era stata costituita una "Pattuglia di Clan" affidata al sottoscritto.
Le motivazioni sia della costituzione sia dell'affidamento al sottoscritto sono spiegate nel bellissimo ricordo allegato dovuto alla penna di Pier Giorgio Campodonico, allora membro della Pattuglia.
In quell'anno ero entrato in Direzione di Clan e con Gian Paolo Guelfi ed Enzo Campodonico, verso fine settembre, eravamo andati a Montoggio per prendere contatto con il Parroco ( Ndr: Don Pastorino, mitico assistente del 16°!!!!!): in quell'occasione conoscemmo per la prima volta Don Marco Granara, allora giovanissimo curato".
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Intervista di Enrico Rovida a Pietro Lazagna sul Servizio extrassociativo nel 30° |
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Il clan al tempo di Giorgio Spano
Quando abbiamo presentato, il 30 settembre 2023, il piano editoriale del libro su Giorgio Spano ai “vecchi” del clan che si riuniscono ogni anno – quest'anno è 60esimo – ai Certosini ( casa Lombardini, Voltaggio) per ricordare Pier Luigi Röggla e gli altri fratelli scout che ci hanno preceduti nel regno dei cieli, tra i vari interventi di sostegno ci ha stupiti e lasciati un po’ perplessi quello di Pietro Lazagna, che chiedeva di aggiungere un’appendice in cui parlare di Andrea Canevaro e della Comunità del Molo (Ndr: Quartiere del Centro Storico di Genova vicino al Porto e a Porta Siberia) che negli anni ’60 era nata da una costola del clan e che aveva avuto un grande peso nella storia della comunità cittadina. Non vedevamo infatti un collegamento diretto di quella “storia” con quella personale di Giorgio ma già nella discussione seguita all’intervento di Pietro emergeva l’opportunità di contestualizzare il “servizio” svolto dai rover verso Giorgio con una più ampia e generale attenzione verso i servizi realizzabili e realizzati a favore degli altri (vedi l’impegno verso la gente di Noci, o verso Rosanna Benzi, altro caso molto interessante) e della società civile, fuori dell’ambito tipicamente scout, Mentre vi proponiamo l'intervista fatta a Pietro con la quale abbiamo cercato di capire meglio il senso della connessione dell’esperienza di Giorgio Spano con lo spirito e il clima che si viveva nel 30° all’epoca del suo ingresso in contatto con il mondo scout, vi proponiamo una lettura dell’esperienza del Molo attraverso una presentazione scritta da Andrea Canevaro per il nostro sito.
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I servizi del Clan 
