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Noviziato 57-58 PDF Stampa E-mail

Il cronista è Enzo Campodonico che così inizia:  Ritengo che questo sia stato un ottimo noviziato...

 

Il maestro dei novizi Gianni Barabino, l'assistente Padre Gaspare; tre di noi provenivano dall'Abuna Messias ( Renato Miglio, Franz Guiglia, e il sottoscritto), cinque dal Nick Holas ( Marco Cadolini, Marco Monteverde, Sandro Baracicco, Beppe Guarrera, Francesco Barabino), due dal Genova 1° (Adriano Capelli, Franco Giribaldi), tre dall'esterno (Alfredo Bartolini, Tito Olcese, Marco Ferrari).

Dopo il tradizionale passaggio al Forte Diamante, e conclusione all'osteria delle Baracche, ricordo la prima uscita da Apparizione a Uscio (non c'era ancora la strada panoramica e Gianni allora camminava molto!), tante attività formative tra cui la fattiva partecipazione a Noci, con vari interventi soprattutto con i bambini.

Nelle vacanze di Natale il Campo Invernale a Santo Stefano d'Aveto con tanta neve e senza maestro.
Gianni Barabino , non presente per ragioni lavorative, aveva pensato un curioso marchingegno: il capo era a turno giornaliero e a ognuno di questi aveva dato una busta contenente le attività da svolgere. Il sistema ha funzionato molto bene. Ricordo la costruzione di alcuni igloo, e il pernottamento in essi per alcune ore, le discese in sci di legno su campetti innevati, la cucina sulla neve, lo spalare in una via del paese, ecc.

Il Campo di Pasqua è a Venezia. L'incontro con l'arte è stato preparato in sede da Ennio Poleggi che ci ha introdotto le metodiche per vedere e gustare le opere d'arte. Quindi cerchiamo di applicare gli insegnamenti e ci sgunzagliamo per la città alla ricerca di ogni monumento o museo. Visitiamo infinite chiese e musei, ma troviamo anche il tempo di seguire le funzioni della settimana santa.Visitiamo pure Murano con alcune vetrerie, Torcello e Burano.

Il Campo estivo è in Sardegna. Una Sardegna non ancora turistica, ma non per questo meno affascinante. Dopo una traversata con mare molto mosso che ha messo in difficoltà gli stomaci di quasi noi tutti, siamo attesi sulla banchina di Porto Torres da un ufficiale dell'esercito con relativo camion. Gianni si era dato da fare per avere un aiuto per la visita dell'isola, e l' impegno era stato coronato da successo. Con il mezzo dell'esercito visitiamo Sassari, e alcune interessanti basiliche romaniche, poi congedato l'ufficiale pernottiamo nella campagna del Logudoro. Proseguiamo nei giorni successivi con mezzi pubblici, ferrovia e pullman, nel centro della Sardegna visitando nuraghi importanti e il lago del Tirso. A Fonni ci fermiamo per tre giorni, dove abbiamo incontri con la popolazione locale.
 
  

 

 

Alcune foto del campo in Sardegna


 
Una sera sulla piazza del santuario ci impegnamo a un fuoco di bivacco invitando parecchi abitanti.  Con alcuni canti genovesi otteniamo un discreto successo. Per la prima volta vediamo come viene fabbricato il pane carta da zucchero. Poi saliamo sul Gennargentu, a vedere l'alba dalla vetta, quindi scendiamo a Desulo dove tutte le donne portano il variopinto costume. Qui ricordo la meravigliosa processione del Corpus Domini. Ci trasferiamo a Nuoro, poi a piedi dalla piccola chiesa della Solitudine, cara alla Deledda, saliamo a piedi sul monte Ortobene quindi scendiamo a Oliena. Arriviamo quindi all'appuntamento con il camion dell'esercito, col quale scorazziamo ancora per vari luoghi della Sardegna, tra cui Bosa ed Alghero.
Qui pernottiamo, poi ci trasferiamo insieme ad un clan di Alghero a Porto Conte dopo aver visitato le bonifiche di Fertilia. La visita delle grotte di Nettuno non si è potuta effettuare causa il mare agitato (allora l'ingresso era solo possibile via mare) , quindi è stata sostituita dalla visita della vicina grotta Verde.
 
Con alcuni scout di Alghero (foto inviata da Tito Olcese)
 
Terminiamo il tour sardo a Porto Torres dove ci imbarchiamo per il ritorno a Genova con un viaggio questa volta tranquillo. (Ndr: il Noviziato, durante il Campo, fece un' inchiesta che pubblicò su 30° Racconta).
 
Siamo ora pronti per il servizio di intendente in una unità del gruppo.
Il mio servizio è al branco della Luna Nascente (Akela Pietro Lazagna, vecchi lupi Gian Carlo Tonelli e Enrico Cambiaso + una chef taine di nome Térèse) alle vacanze di branco a casa Teglia presso Voltaggio, insieme a Franz e Marco Monteverde. E' un servizio abbastanza faticoso, a causa di notevoli distanze per i rifornimenti  e la carenza d'acqua, ma lo spirito e l'affiatamento eccezionale.
Si conclude l'anno con la firma dell'Impegno alla tradizionale festa di clan al Forte Diamante.

 
 
 

 
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