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Dire cosa era il Noviziato non è facile.  Ogni anno di noviziato era diverso dagli altri per numero e per caratteristiche dei novizi nonchè per la personalità del Maestro dei Novizi. Malgrado questo si può dire che le caratteristiche dell'anno di noviziato erano praticamente uguali e dettate da esperienza e tradizione del Clan. Per dare continuità, non di rado, Il MdN era stato Aiuto MdN l'anno prima. Per avere una risposta al quesito abbiamo interpellato un vecchio Maestro dei Novizi.

Nei primissimi anni del roverismo dopo la guerra, il Noviziato di Clan non esisteva ma, già alla fine degli anni ’40, ne troviamo traccia.
Noi abbiamo notizie certe dell’esistenza di un Noviziato del 30° nel 1950.
Ma che cosa era allora, per il nostro Clan, l’anno di Noviziato?
Saliti dal Riparto, i Novizi facevano vita autonoma rispetto al Clan, sotto la guida di un Maestro dei Novizi e, se c’era disponibilità, di un Aiuto MdN.
Era un anno di preparazione  destinato a far capire ai Novizi l’essenza del roverismo, con le sue richieste e le sue regole,  sancite dalla Carta di Clan. Era essenzialmente un tempo dedicato a dare una risposta alla domanda: mi sento di impegnarmi a vivere la vita di comunità e di servizio che il Clan mi propone?
Un anno dedicato all’approfondimento delle proprie scelte di vita e alla progressione personale, fatta in un ambito autonomo e tutto dedicato allo scopo. Si può dire che, nello scoutismo, era l’unico esempio di unità omogenea (tutti della stessa età, con gli stessi problemi, con gli stessi obiettivi).
L’impegno non era leggero: si trattava di prepararsi a entrare in Clan con scelte di vita  conformi allo spirito del Clan e da applicare seriamente e serenamente ogni giorno.
Data l’età dei novizi e l’obiettivo finale, l’attività era piuttosto robusta sul piano formativo  del fisico e del carattere.
Non mancavano i contatti diretti con il Clan, in determinate e opportune circostanze, quasi degli assaggi per far venir voglia di ….”mangiare",  una intensa vita spirituale, momenti impegnativi di servizio svolto all’esterno del mondo scout e, in determinate occasioni, all’interno. Particolare cura era posta all’educazione alla fraternità: la creazione di una comunità di eguali che si preparava ad allargarsi nella comunità del Clan, più ampia e diversificata, per età e caratteristiche dei suoi componenti.
Riunioni in sede, più uscite e un bivacco al mese e, a conclusione dell’anno il campo mobile estivo, punto culminante e vero banco di prova. 
Il tempo tra il campo e la firma della Carta di Clan cioè dell’Impegno (per noi il 1° novembre) era dedicato agli approfondimenti personali e alle rifiniture, là dove ogni novizio sentiva il bisogno di lavorare con una maggiore intensità non sentendosi ancora pronto.
In quell’anno ogni adolescente iniziava il percorso verso l’uomo che avrebbe voluto diventare, con l’aiuto della comunità nella quale voleva inserirsi, dove avrebbe trovato modelli più o meno vicini ed esempi di fratelli maggiori che camminavano, un po’ più avanti, ma sulla stessa strada.
 
Chi volesse farsi una idea delle attività di noviziato può consultare, a titolo di esempio, uno stralcio del Programma dell'Anno di Noviziato 1959 - 1960.
Per il campo estivo di questo noviziato andare alla Sezione Eventi
 
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