Dopo Teddy Capo Clan divenne Mario Mascolo.
Mario Mascolo è stato per 5 anni il Vice Capo Clan di Teddy. Fu un’accoppiata eccezionale tra due rover diversi per carattere ma complementari. Teddy era brusco e tagliente quanto Mario era compito e garbato. Per anni si è caricato di tutte quelle incombenze che a Teddy facevano venire…l’orticaria, prime fra tante quelle burocratiche come la compilazione dei censimenti, i rapporti con il Commissariato……. Mario aveva uno stile naturalmente elegante nel fare le cose, modi signorili innati, per nulla affettati e mai e poi mai avrebbe assunto i toni duri e provocatori che, a volte, (per fini squisitamente “educativi”) Teddy aveva. Era elegante in giacca e cravatta e lo era in divisa, anche con una enorme pignatta sullo zaino! Quando entrò in Clan, queste confidenze le dobbiamo a Mimmo Paganini, con i suoi modi da “scignurin”, sconcertò più d’uno. A quelli del Picco e Pala, ai Rover-Vita-Rude, sembrava uno fuori posto ma, ovviamente, fu accolto in modo fraterno e guardato con un po’ di sospettosa meraviglia: sarebbe mai diventato uno di loro? Poi, in un fine settimana, è sempre Mimmo che ce lo confida, durante il fuoco di bivacco, Mario, che fumava la pipa, invece di usare l’apposito accendino, che naturalmente aveva, prese un tizzone dal fuoco e accese il fornello pieno di tabacco. Teddy, da acuto osservatore, colse il gesto, fatto con estrema naturalezza e, dando di gomito a Mimmo, sentenziò: “O l’è ûn di nostri”. Il massimo dei complimenti possibili. E, dei nostri, lo è stato per tantissimi anni. “O scignurin” che si dubitava reggesse, divenne il più stretto collaboratore del Capo, ovviamente non più scettico. Toccò a Mario raccogliere l’eredità di Teddy quando lui, per motivi di lavoro, lasciò il Clan. Non era facile, ma lui ci riuscì benissimo e noi non facemmo nessuna fatica ad accettarlo come Capo visto che per anni era stato il Vice, e che Vice! Era dotato di una estrema naturalezza nei rapporti, capace con poche parole o con un gesto, sempre misurato, di mettere le cose a posto e di moderare le intemperanze di quelli che allora abitavano a Pian della Tortilla. “Ecco, ecco, si, si” avrebbe detto lui a questo punto: “Ma ti pare, non è il caso che diciate tante cose sul mio conto”.
Se c’è chi vuole aggiungere un contributo personale, ce lo invii e noi saremo ben lieti di inserirlo. Mario con Mammo alla prima Messa di Pier Luigi |