Home arrow Eventi arrow Campi di reparto arrow Reparto Abuna Messias arrow Campo estivo 1957 a Bardineto
Clan della Tortilla
 
 
Menu principale
Home
Ultime Notizie
Hanno scritto
La storia
I servizi del Clan
Iscritti
Eventi
Scritti
Pierluigi
Maestri
Noci
Gallery
Link
Login Form





Password dimenticata?
Campo estivo 1957 a Bardineto PDF Stampa E-mail

Direzione: C. R. Gianni Barabino (presente solo pochi giorni per impegni di studio), Assistente P. Marco Voerzio, Aiuti Raffi Guiglia, Guido Guiotbourg, Pier Luigi Roggla, Mario Timossi, intendente Tito Olcese.

 Enzo Campodonico ricorda...

E’ stato il mio ultimo campo da esploratore.

La data del campo era stata fissata in anticipo (fine giugno) perché il 1957 era stato l’anno del Janboree in Inghilterra a cui parteciperanno parecchi scout del Reparto e lo stesso C.R..

            Ricordo il luogo: le tende e il cerchio sistemati in un magnifico terreno in una valletta laterale della Bormida, in lieve pendio con parecchi castagni plurisecolari. Le cucine e  i  refettori di squadriglia, sistemati  al limitare del terreno lungo un ruscello, in un boschetto ombroso Pochi metri più avanti una sorgentella che dava ottima acqua..

            Il reparto era formato da quattro  squadriglie boys e da due squadriglie  senior. Io facevo parte della sq. Leoni (seniors), i cui componenti presenti erano Renato Miglio csq.( presente solo alcuni giorni), Alfredo Vitali vcsq., Lorenzo Ramaciotti, Andrea Montanari e il sottoscritto.

            Ricordo bene due attività particolari di questo campo: il Raid di squadriglia e la Partita di calcio contro il Nick Holas.

            Dopo lunghe discussioni tra chi voleva andare per monti e chi invece voleva andare al mare , era stata scelta una soluzione di compromesso. Raid di tre giorni ,con scalata del monte Carmo (il monte più alto della zona) e un bagno marino sulla spiaggia di Alassio..

            Con Alfredo facente funzione di csq. partiamo di buon mattino dal campo base portando i viveri per l’intero periodo, il sacco pelo  e quant’altro utile, ma cercando di limitare il peso. La salita al Carmo viene fatta abbastanza in scioltezza, tanto che in tarda mattinata siamo già in vetta; poi scendiamo per raggiungere il colle de Scravaion, ma perdiamo il  sentiero e ci troviamo in una fitto bosco senza alcuna traccia. Decidiamo pertanto di procedere all’azimut e dopo molta fatica raggiungiamo la rotabile presso le sorgenti della Bormida.

            A questo punto per non correre il rischio di sbagliare  seguiremo sempre la carrozzabile. Ma sono da percorrere quasi dieci chilometri sull’asfalto. A sera, molto stanchi raggiungiamo Castelvecchio di Rocca Barbena. Ci rivolgiamo a parroco del paese per chiedere ospitalità per la notte. Dice di avere un fienile molto vicino alla casa parrocchiale, ma gradirebbe offrirci un bicchiere di vino prima di andare a dormire. Accettiamo di buon grado e dopo aver cenato andiamo all’appuntamento.

            Il parroco ci accoglie in canonica ci fa accomodare e ci invita a recitare il rosario. Noi pur molto stanchi ci disponiamo alla preghiera, ma finiti i 5 misteri con le solite cinque decine di ave marie, il sacerdote prosegue con gli altri 10 misteri  accompagnati da altrettante decine. Assonnati e stanchi siamo distrutti da questa interminabile preghiera e non vediamo l’ora di  andare  a riposare. Ci offre il meritato bicchiere vino e vorrebbe ancora chiacchierare; ma finalmente  ci accompagna al fienile, chiedendoci  però di fargli un servizio la mattina successiva. 

            Dopo un sonno ristoratore ci presentiamo di buon mattino al parroco, che ci accompagna per un’erta salita all’oratorio. Li c’è la cassa processionale di non so quale santo, che deve essere trasferito nella chiesa parrocchiale, dopo che per la festa patronale era stato portato lì in processione. Ricordo bene il nostro impegno e i nostri sforzi giù per la mulattiera, per non far cadere la pesante statua.

            A missione compiuta, salutiamo rapidamente il parroco, temendo qualche nuovo incarico e proseguiamo il cammino verso l’agognata meta marina. Scendiamo a Zuccarello, e poi seguendo il fondovalle dell’Arroscia arriviamo a Leca di Albenga. In un negozio di alimentari entriamo per acquistare un po’ di frutta, ma ci dicono che non ne vendono perché tutti le producono. Un coltivatore ci fa entrare nel suo frutteto e ci fornisce gratis di un grande quantitativo di ottime pesche.

Nel tardo pomeriggio a metà strada tra Albenga e Alassio, a Monte della via Aurelia, di fronte all’isola Gallinara, notiamo un casa abbandonata. Questa diventerà il nostro rifugio per la notte.           Depositiamo gli zaini e raggiungiamo la vicina spiaggia pressoché deserta. Un bagno ristoratore,che verrà ripetuto la mattina seguente e poi via verso Albenga dove prenderemo la corriera che ci riportèrà al campo a Bardineto.

            Il pomeriggio della giornata dei parenti ricordo una sfida calcistica nel campo sportivo di Bardineto tra una selezione del nostro reparto e una analoga del Riparto Nick Holas in campeggio nella zona.

            La partita è molto accesa, con eccessi di agonismo da derby. Dopo alterne vicende, il risultato si fissa sul 3 a 3, finchè a tempo ormai scaduto l’arbitro ci assegna un contestato rigore.

            A questo punto gli avversari non ci stanno e reclamano animatamente.  Il portiere del N.H. Francesco Barabino cerca invano di calmare gli animi dicendo: calma siamo scout.

            Sopraggiunge Beppe Marescotti, aiuto del N.H. e con un triplice fischio dichiara conclusa la contesa, nonostante le nostre proteste sul regolamento del gioco del calcio.

           

 

 
< Prec.   Pros. >

© 2024 Clan della Tortilla
Joomla! un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.