Pier Giorgio Campodonico ci ha inviato questo ricordo del suo incontro con Sebastiano Geraci.

Il mio primo incontro con Seba risale al 1960. In quell’anno il medico mi aveva diagnosticato dei problemi di ipotensione, ragione per la quale la mia famiglia aveva ritenuto eccessivamente faticosa la partecipazione al campo estivo per tutta la sua durata. Così raggiunsi il Reparto alla spianata del Lago Coda d’Asino, poco sopra il più noto Lago delle Lame in Val d’Aveto, quando era già trascorsa una settimana, in occasione della “Giornata dei Parenti”. La sera stessa, smontate le tende e fatti gli zaini si era partiti per il Raid. Tornati finalmente al campo e ripresa l’attività normale tutta la squadriglia Leopardi, la mia squadriglia, all’unanimità decise che sarebbe stato il mio turno di cucina. Durante le gite dell’anno – il mio primo dopo la salita dal branco – l’unica attività di cucina a me riservata era stata solo quella di andare a cercare e raccogliere legna. Così, in quell’occasione mi sono trovato di fronte quattro pietre in piedi, annerite dal fuoco, due pentole e qualche altro utensile senza sapere assolutamente che fare. Da piangere! Effettivamente le lacrime iniziarono a scendere sul mio volto. Il mio pianto richiamò Seba che, con grande semplicità e molta sensibilità, mi aiutò a superare queste difficoltà con l’insegnamento di tutte quelle piccole cose necessarie. Poi, dopo quel campo, le nostre strade per diversi anni sono rimaste distanti. Almeno fino all’età del Clan. Nonostante la differenza di età i rapporti tra noi si sono fatti più concreti. Certo grazie a quello spirito e a quella apertura d’animo non comuni che facevano di Seba una persona unica. Ma c’era anche una grande convergenza nel modo di vedere le cose. Fu l’ultimo mio Capo Clan e con lui fu facile e molto piacevole discutere i temi propri della “Partenza”. Alla fine del campo di Pasqua del 1968 di Cavagnolo mi consegnò le “Spalline Rosse”, molto probabilmente le ultime della storia del vecchio Clan della Tortilla.

Discussione finale in cerchio a Moransengo (campo di Pasqua di Cavagnolo - 1968) - Attorno a Seba, allora Capo Clan, si riconoscono Enrico Sparviero, Vivi De Martini, Enrico Rovida e Paolo Tisalbo