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Un altro ricordo di Guido Guyot-Bourg PDF Stampa E-mail

Franz Guiglia ci ha mandato questo suo ricordo di Guido

 

 

Al campo di reparto di Cabanne d’Aveto nel 1956 (ero capo squadriglia) appare in Direzione di reparto un personaggio alquanto misterioso…
Non più giovane, impeccabile nello stile e nel comportamento, poliglotta, profondamente religioso, ci dimostrò subito di essere  sul piano scout un “duro”!
Nella “tecnica scout” ne sapeva più di tutti (e lo insegnava volentieri..) in quanto era stato scout e capo in Francia ed allora dagli scouts francesi c’era tanto da imparare (ricordate il manuale “Etapes”  edito in Francia,  che faceva testo per tutte le tecniche scout?)
Poi aleggiavano suoi ricordi di imprese belliche  (in Indocina?) dove raccontava essere stato paracadutato armato fino ai denti (proprio col coltellaccio in bocca… diceva!  - ma non sbulaccava per niente..) (ndr: per i non genovesi: il “bulacco” è il secchio e “sbulaccare” è tracimare dal secchio, allargarsi, uscire dai limiti….)  insomma c’era da esserne affascinati!
Ma c’era un retro della medaglia…
Le sue “ispezioni” da Capo alla tenda, agli zaini, alla cucina erano proverbialmente il terrore delle squadriglie!  Non si riusciva mai a prendere il punteggio pieno: trovava sempre qualche calzino fuori posto, una carta di caramella nel solchetto o una pentola un po’ unta ( passava l’indice sul bordo e ti faceva vedere  che il dito  appariva leggermente unto….)
Per essere sempre “pronto e pulito” girava con un piccolo blocchetto di foglietti di sapone (solo da Lui lo ho visto) che utilizzava di frequente tenendoci molto ad avere le mani sempre pulite…
Ho solo questa foto di Guido sorridente sulla tenda sopraelevata  che la mia squadriglia aveva costruito.(?????)
Passato in clan l’ho perso un po’, ma ricordo che stava in una camera di affitto in via Crocco e tutti i giorni scendeva in circonvallazione a monte per prendere  il mezzo che lo portava all’Idrografico della Marina (sopra Principe) dove lavorava.  Lo incontravo quasi tutti i giorni, andando io a scuola a Manin ed era sempre impeccabile col suo basco sulle 23 !

Quando poi da adulti formammo il gruppo di preghiera  del giovedì al Padre Santo (con Padre Candido) lo coinvolgemmo e lui aderì volentieri. Ci vedevamo poi a mangiare a casa di Adriano/Claudia e mi è rimasta impressa l’ottima “bagna cauda” che una volta ci ha preparato; si, perché era piemontese di Pinerolo  dove in effetti ci sono  diversi Guyot …
Siamo così arrivati agli anni ’70 e purtroppo non ho altri ricordi da aggiungere in quanto, sposatomi, ero partito per il Congo; ricevevamo  comunque spesso biglietti di  notizie dal nostro gruppo di amici ed in tutti appariva il saluto di Guido.
So che dopo qualche anno di dialisi, è mancato ed è stato sepolto nel cimitero di Pinerolo dove il gruppo di amici lo ha accompagnato per l’ultimo saluto.
Chi avesse ricordi e testimonianze migliori su questa incredibile  figura di scout potrebbe aggiungere un’altra pagina ….. ( Gianni Barabino ?- Adriano Mauri ?....)
 
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