Enrico Rovida ha iinviato questo messaggio
Carissimi, purtroppo devo comunicarvi che Franz Guiglia ci ha lasciato per congiungersi con tutti gli altri amici del Clan di Pier Luigi. Lo avevo incontrato poche settimane fa in casa di Pietro Lazagna per raccogliere informazioni sul gruppo genova 26° che quest’anno festeggia l’anniversario dei 100 anni. In calce vi allego la breve intervista che ho registrato in quell’occasione. Era lucido e stava bene anche se la malattia lo stava consumando. Vi trasmetto il messaggio di Andrea Guiglia (che mi ha girato Alberto Guerrieri) e aggiungo una foto che Franz mi aveva mandato di quando era esploratore. “Babbo è partito per la sua ultima ascensione verso le vette più alte. Lo saluteremo stasera alle 20,45 e lunedì 5 agosto alle 10 con il funerale. In entrambe le occasioni saremo nel giardino del convento di San Bernardino. Enrico
Franz Guiglia: Sono entrato nel branco del Ge 26° nel 1948 dove ho fatto la mia promessa scout nelle mani di Giorgio Alitta, Akela. Con lui c’era Giorgio De Barbieri (Bagheera), Ugo Salmona (Wontolla) e Angelo Pescio (Misa). Poi nel 1950 sono passato in riparto, con Gianni Barabino (capo riparto), nella squadriglia degli scoiattoli e poi dei leopardi. Poi c’è stato il problema dello sdoppiamento in boys e senior e io sono passato nei senior con capo reparto Emilio Fadda, Franco Guerrieri aiuto e altri. Poi sono passato in clan (Genova 30°) con capo clan Teddy Giannelli e poi Mario Mascolo. Negli anni successivi un po’ di gente del 30° è andata a dare una mano in Carignano al neonato Genova 1° e io con loro. Nella foto Franz è in ginocchio, al centro. Alle sue spalle, da destra, Mario Timossi, Alfredo Costa, p. Marco Voerzio, Franco Guerrieri, Pier Luigi Rogla, Carlo Poggi. Abbiamo ricevuto molti messaggi e telefonate di cordoglio. Vi riportiamo alcuni dei mail più significativi: Gianni Marino: E’ stato il mio primo Capo Reparto quando sono entrato nel Genova 1° “Azimut” di Carignano e lo ricordo con affetto e riconoscenza. Francesco Barabino: Sono in montagna in mezzo ai boschi, tante volte ho camminato con Franz in mezzo al verde! Ora lui cammina in Cielo. Buona strada Franz! Abbiamo fatto tanta strada assieme, riposa in pace. Aurelio Franchini: Mauro Guerrieri questa mattina mi ha dato la notizia.Penso a lui e a chi lo ha preceduto per le testimonianze di credibilita' e di amore per ill prossimo che ci hanno lasciato. Maurizio Chicco: mi addolora molto la notizia della scomparsa di Franz, lo ricordo bene, eravamo insieme in squadriglia. Purtroppo sono fuori Genova e non potrò partecipare al funerale. Se ti ricordi, ti chiederei di porgere le mie condoglianze a Pinella che ho pure conosciuto attraverso l'Avo. Rodolfo Repetto: un ricordo affettuoso per Franz e un abbraccio a tutta la sua famiglia Mario Fugazza: ho letto della scomparsa del caro Franz e mi è spiaciuto non poter essere presente sia al rosario che al funerale. Nonostante fossero moltissimi anni che non avevamo più contatti, negli anni mi sono ricordato spesso di lui e degli anni trascorsi assieme prima nel 26° e, successivamente nel 30*. Quando lupetto sono entrato nel 26° era il 1959, avevo nove anni ,e Franz era già in Reparto. Anche per me come per Franz Akela era Giorgio Alitta così come tutti gli altri capi da Franz ricordati. Le nostre esperienze comuni sono andate avanti in comune fino ai rispettivi passaggi al 30° nel quale, data la differenza d'età, lui era passato qualche anno prima di me. Quando io sono passato Rover, Teddy Gianelli non era più capo clan, mentre per poco tempo lo è stato Mario Mascolo. Dopo i tanti anni trascorsi senza contatti, ho avuto il piacere di reincontrarlo nella triste occasione del funerale di Alfredo Vitali. In quell'occasione abbiamo parlato brevemente del nostro passato Bruno Ferrea: Ho avuto l' occasione di camminare con Franz quando dal GE IV mi hanno inserito nel noviziato del 30° con Maestro dei Novizi Tonino. Esperienza molto significativa per me. Parlo del '62 o del '63. Le nostre strade non si sono più incrociate, ma mi sembra di averlo davanti agli occhi. Certamente stasera pregherò per lui. Bruno (a quei tempi mi chiamavano Keplero). |