Capo Reparto: Gian Paolo Guelfi Assistente: Don Ettore Mazzini Aiuti: Enzo Campodonico, Seba Geraci, Rino Di Pietro (cronaca di Enzo Campodonico) Per il campo estivo1962, arriviamo ai primi di giugno senza aver trovato una località idonea. Tuttavia Gian Paolo e il sottoscritto percorrendo su e giù la Val Trebbia riescono in extremis a scovare un’ottima soluzione presso Cerignale a circa 900 m.: un magnifico prato in lieve pendio con radi ma enormi castagni; un grossa sorgente sul limitare del prato. Ci innamoriamo del posto, cerchiamo il proprietario del campo, un’ottima persona che per poche migliaia di lire oltre ad affittarci il campo ci procura pure il legname per le costruzioni. Il campo viene quindi impiantato bene; le costruzioni delle squadriglie sono accettabili. Troviamo però un inconveniente non previsto: il prato è frequentemente invaso da mucche al pascolo, che oltre a masticare asciugamani e salviette stese ad asciugare ci offrono degli ovvi regali. Con difficoltà riusciamo ad allontanarle o col suono della trombetta (tipo vecchio spazzino, di G. Paolo), oppure sparando pallini col fucile ad aria compressa nelle mammelle! Ricordo alcune attività riuscite molto bene, tra queste la giornata delle olimpiadi. L’attività principale è il raid di Reparto. Prepariamo un percorso lungo ma interessante, che attraverso alcune vette ci porterà fino sul monte Maggiorasca, con due pernottamenti durante il viaggio. Di ritorno scendiamo a Piani d’Aveto, sulla provinciale per Bobbio, dove con fatica riusciamo a far viaggiare in autostop fino a Salsominore tutto il reparto! Da qui c’è solo una lunga risalita in un ombroso sentiero da fondovalle fino al campo. Ma per iniziare il sentiero bisogna guadare l’Aveto. Decidiamo allora di far passare le squadriglie a nuoto là dove c’è un bel laghetto. I ragazzi sono entusiasti di dimostrare le loro capacità natatorie. Tutti tranne un giovane novizio, che giunto in mezzo al lago si ricorda di non saper nuotare e comincia ad affondare. Mentre io e Gian Paolo cominciamo a spogliarci, Seba senza pensarci su si tuffa vestito e porta in salvamento il ragazzo in difficoltà. (costui è ora un noto psichiatra, che alla notizia della morte di Seba ha ricordato questo fatto). Ancora alcuni giorni di campo, poi il ritorno in sede, soddisfatti di un buon campo. Gian Paolo G. ci manda una foto della Direzione del Nich Holas, scattata proprio a Cerignale: da sinistra, Enzo Campodonico, Don Ettore Mazzini, Gian Paolo Guelfi, Sebastiano Geraci, Franco Carlini. Il commento di Gian Paolo:" Mi duole notare che i sopravvissuti, ad oggi, sono due su cinque"
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