Campo invernale a Pian Marino - 1958

Campo invernale di Noviziato 26-30 dicembre 1958 – Pian Marino – Grotta della Pollera

Dagli appunti del “bidello” .
Siamo partiti il giorno di S. Stefano per Finale Borgo. A piedi per l’antica mulattiera della Rocca di Perti abbiamo raggiunto Pian Marino dove abbiamo montato il campo, a 50 metri dall’imbocco della grotta della Pollera .
 
 
 
 
 
 
Data la stagione, abbiamo piazzato le tendine a raggiera e al centro abbiamo costruito una vasca di pietra sufficientemente grande da poterci comodamente sistemare tutti intorno, su tronchi tagliati e trovati in un angolo del prato. La vasca con alti bordi costituiva tanto il focolare quanto il fuoco di bivacco e il calorifero.
 
 
 
 Pian Marino: i l campo
 
 
Attorno al nostro braciere cucinavamo, mangiavamo e cantavamo. Coprendo le braci con pietre piatte e cenere, prima di ritirarci nelle tendine, creavamo uno “scaldino” per le prime ore della notte, giusto per prendere sonno.

Il 27, dopo la S. Messa ascoltata alla Rocca di Perti, abbiamo effettuato la prima discesa in grotta, una volta sistemate le corde fisse. All’aperto intanto alcuni di noi avevano installato una stazione meteo. Sono così iniziati i rilievi sia all’esterno che all’interno della Pollera.

A tavola attorno al bracere, da sinistra: Eugenio Gariglio, Mammo Sampietro, Flavio Bozzo, Giancarlo Spotorno, Gianpaolo Guelfi, Pepi Pedemonte, X, Y.

 

 

A tavola attorno al bracere, da sinistra: Eugenio Gariglio, Flavio Bozzo, Giancarlo Spotorno, Gianpaolo Guelfi, Pepi Pedemonte, Gianni Barabino, X, Umberto Valente

Il 28 mattina visita alla Cripta paleo cristiana a Castel Govone e alle stazioni all’aperto con tracce di abitazioni preistoriche di Perti . Al pomeriggio esplorazione della parte più profonda della grotta.
La sera, durante il fuoco di bivacco letture da “Lettere dei condannati a morte della Resistenza”. Prima di dormire: recita del Rosario.

Tutto il giorno 29 è stato dedicato all’esplorazione dei ripari in parete abitati dall’uomo preistorico e alla visita delle cave di pietra di Finale nella zona di Perti.
Alla sera: fuoco di bivacco.
Il 30 mattina ultima visita alla Pollera, ritiro delle installazioni in grotta e smontaggio del campo.  Sulla via del ritorno Te Deum nella cripta di Perti.

http://www.openspeleo.org/openspeleo/misc/fndatabase/os_caves/1/cart1/pollera2.png
Questo bivacco ha messo a dura prova il fisico di ciascuno (scalate in grotta e nei ripari di Perti, pernottamento in tendine con temperature che hanno toccato la minima di -12°C). Ha collaudato le nostre capacità in alcune tecniche (natura, topografia, meteo, emergenza). Per ragioni di sicurezza ci siamo sempre divisi in due squadre indipendenti, una di supporto all’altra (mai tutti in grotta ma una squadra dentro e una di sicurezza fuori) scambiandoci i compiti e le incombenze tecniche con un esito più che soddisfacente.