Padre Francesco - Don Vincenzo Ferri
Accanto all'articolo apparso sul Cittadino il ricordo di Enzo Campodonico.
Insieme all’articolo necrologio apparso sul Cittadino del 14 febbraio 2010  aggiungo alcune brevi note su don Vincenzo Ferri, da noi conosciuto come Padre Francesco dei Padri Agostiniani al convento di S. Nicola.
 Di lui ho buoni ricordi, interrotti però dal periodo del mio servizio militare tra il 1965/66. Molto di più potranno scrivere certo Giancarlo e Anna, che hanno avuto un rapporto più lungo e duraturo e che tra l’altro l’hanno avuto come celebrante al loro matrimonio.
Alla fine del 1963, dopo la partenza di don Mazzini per la missione in Messico, il posto di assistente al branco Luna Nascente e al reparto di S. Nicola ( che da poco era stato ribattezzato Capo Nord) era rimasto vacante. Padre Francesco aveva quindi accettato con entusiasmo di  assumere quell’incarico, e lo portò avanti con competenza e diligenza. Diventa anche assistente del reparto delle Guide.
Sempre di ottimo umore, di buona compagnia, era molto simpatico ai lupetti e agli esploratori, ma soprattutto ai capi. Partecipa anche come assistente al Campo Nazionale Rover in Abruzzo del 1964.
 Nel 1966, lascia l’ordine degli Agostiniani e come prete secolare appartenente alla diocesi di Massa, viene nominato parroco a Tenerano, un paese sperduto della Lunigiana dietro le Alpi Apuane, nel comune di Fivizzano. Con parecchi rover e scolte mantiene tuttavia un ottimo rapporto, tanto che nel 1967 viene organizzato un gruppo di questi che va a fargli visita nella sua nuova realtà.
 L’anno successivo, invitato dal Capo Reparto del Capo Nord, Pier Giorgio Campodonico, accetta pure di partecipare per alcuni giorni come assistente al campo estivo alla Gabellina,  presso il passo del Cerreto.
Ricordo ancora, che venne poi trasferito ancora come parroco a Forno, comune di Massa.  Quindi ritorna in Liguria a Pontedecimo dove lo incontrai spesso nelle sue funzioni di cappellano all’Ospedale Gallino.