Diamante e Baracche Amarcord

Alcuni di noi, ricordando la festa di Clan che, il 1° novembre, iniziava al Diamante e finiva alle Baracche, hanno pensato di rinverdirne i fasti nel 2014 a quasi 70 anni dalla nascita del Clan Ge 30°.

Chi non è del "giro" e non sa cosa sono il Diamante o le Baracche faccia click sui nomi e vedrà......poi chiudendo la finestra potrà tornare a questo testo.

 

Faccio un rapporto dettagliato della giornata alle Baracche.  Alle 10 erano presenti con me  alle Baracche: Paolo Tisalbo, Enrico Rovida, Marco e Michele Cadolini, Adriano Mauri e  sua moglie Claudia, con i quali passin passetto ce ne siamo andati fino al Diamante e ritorno.  

Da sinistra: i Cadolini, Paolo Tisalbo, Enrico Rovida, Claudia e Adriano Mauri. in ginocchio Gian Paolo Guelfi

Al ritorno alle Baracche abbiamo trovato altri compagni, alcuni dei quali per la verità incrociati, mentre salivano, da me ed Enrico (che siamo scesi per prendere altri sotto casa).  Il drappello ulteriore era composto da:
Nico e Anna sua  moglie,Gigino e Mirella Sammartino, Aldo Pezzana e Flavio Bozzo.

Con Enrico siamo scesi a prendere sua moglie Silvia, e i coniugi Silvana e Giorgio Spano.  

Arrivati alle Baracche erano tutti dentro seduti, e ci hanno accolti con un poderoso “de ciù saiemu insemme” che ci è valso l’applauso degli altri clienti presenti nella sala.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Da sinistra: Flavio Bozzo, Claudia Mauri, Anna e Nico Torretta,  Mirella e Gigino Sammartino, Enrico e Silvia Rovida, i Cadolini, Aldo Pezzana, Adriano Mauri, Silvana e Giorgio Spano e, in primo piano, Paolo Tisalbo (la signora.... non c'entra).

Il menù è stato simpatico: l’antipasto è arrivato d’ufficio sotto forma di fiori di zucca fritti, squisiti; le scelte di primo erano ravioli al sugo, pansotti al sugo di noci, trofiette al pesto. A seguire i  secondi: tortino di zucca e ricotta, tagliata su rucola, quaglie al forno.  E poi una varietà di dolci.  Direi tutti soddisfatti.


Silvia ed Enrico Rovida. Sullo sfondo, Nico, Claudia e Anna (tagliata a metà)

Niente lanci con la scusa che c’era altra gente, ma in realtà perché siamo tutti vecchi e rincoglioniti.

Foto di gruppo con autoscatto alla partenza

Devo dire tutti contenti, cosa niente patetica, più sullo scherzoso, e abbiamo solo sentito la mancanza degli assenti ancora vivi.

 
 Gian Paolo Guelfi